Com'è difficile capire nel fare un quadro qual è il momento esatto in cui l'imitazione della natura deve fermarsi. Un quadro non è un processo verbale. Quando si tratta di un paesaggio, io amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per andarci a spasso.
Pierre Auguste Renoir
Se volete scattare delle fotografie di paesaggi che abbiano un buon impatto su chi le osserva, qui troverete pochi utili consigli da seguire che vi permetteranno di ottenere in breve tempo risultati migliori.
1. Alzarsi presto; fare tardi
Ok, l'avete già letto in precedenza e senza dubbio lo sentirete dire ancora, ma se si desidera catturare grandi immagini di paesaggi, è necessario scattare le foto quando c'è la luce migliore della giornata. All'alba ed al tramonto la luce è al suo meglio - essendo morbida, calda ed invitante. Durante l'estate, la luce del sole è tipicamente aspra e poco attraente in altri momenti e così normalmente è meglio evitare. Quindi, impostare la sveglia presto e stare fuori fino a tardi - le immagini saranno subito migliori.
2. Usa il tuo polarizzatore con cura
Un filtro polarizzatore contribuirà a ristabilire la saturazione dei colori naturali ed approfondire i cieli blu. Si può avere un grande effetto sulle scene estive, facendole apparire più vivaci ed incisive. Vale la pena averne uno nella borsa fotografica di questa estate. Tuttavia, il loro effetto è seducente e, a meno che non si faccia la dovuta attenzione, i cieli possono sembrare troppo scuri, saturi e "sovra polarizzati". Inoltre, in combinazione con un grandangolo, la polarizzazione non uniforme è un rischio piuttosto concreto. Pertanto, non collegare uno a meno che non serva realmente a migliorare l'inquadratura che si sta riprendendo e non polarizzare mai completamente una scena - semplicemente guardare attraverso il mirino e ruotare il filtro nel suo supporto fino a raggiungere un buon livello alla ricerca di una polarizzazione "naturale".
3. Evitare mete turistiche
Durante i mesi estivi, le spiagge più popolari, le baie e le mete turistiche brulicano di turisti, rendendo buona fotografia difficile, se non impossibile. Per essere onesti, è meglio evitare. Al contrario, cercare dei punti di vista un po' diversi, meno evidenti. Ad esempio, se si è sulla costa, a piedi, meglio cercare di trovare baie più remote o migliori inquadrature da una scogliera. In alternativa, evitare la costa del tutto e cercare vedute rurali, ondeggianti messi dorate d'orzo, o di campi punteggiati da balle di fieno. La calda luce della sera è più adatta a questi tipi di scene rurali.
4. Non uscire senza il treppiede
A parte la fotocamera e gli obiettivi, un treppiede è l'elemento più importante del vostro kit. La luce più fotogenica è in genere all'inizio ed alla fine della giornata, quando i livelli di luce sono bassi, ed ottenere uno scatto fermo con la macchina tenuta in mano è una vera sfida, a meno che non si voglia compromettere la qualità dell'immagine, spingendo verso l'alto l'ISO. Un treppiede sarà causa di rallentamento, ma consente di effettuare lievi regolazioni alla nostra inquadratura, il ché permetterà di migliorare la composizione. Usare il treppiede più robusto possibile a patto che lo si possa portare comodamente (magari optare per uno di quelli in fibra di carbonio).
5. Scattare in silhouette
Fotografie di soggetti in sagoma possono essere immagini sorprendentemente audaci. La fotografia di silhouette è la retroilluminazione nella sua forma più estrema, con il soggetto immortalato senza colore o un dettaglio. E' meglio optare per oggetti che siano immediatamente riconoscibili, come gli alberi solitari, i mulini a vento o gli edifici. Idealmente, selezionare un angolo da cui si può contrastare il soggetto nei confronti di un cielo luminoso interessante e/o colorato. All'alba e al tramonto sono i momenti migliori per scattare sagome, quando il sole è ben basso nel cielo. Impostare l'esposimetro della macchina in modalità di misurazione spot e esporre correttamente per una regione brillante del cielo evitando di impiegare filtri ND. In questo modo il soggetto risulterà fortemente sottoesposto e quindi, proiettato come sagoma.
6. Non fare i bagagli ed andarsene a casa troppo presto
Una volta che il sole scende sotto l'orizzonte, è molto forte la tentazione di fare i bagagli e tornarsene prontamente a casa, soprattutto durante l'estate, quando le giornate sono particolarmente lunghe. Tuttavia, così facendo, si rischia di perdere alcuni dei momenti con la luce migliore di tutto il giorno. Spesso, pochi minuti dopo il tramonto, arrivano dei bagliori colorati, dati dal sole che illumina le nuvole dal di sotto, ma questo fenomeno non può iniziare fino a diversi minuti dopo che il sole è tramontato. Non mettete via l'attrezzatura finché non siete assolutamente certi che il colore è ormai andato.
7. Ritrarre i campi, in ogni forma!
Alcuni fotografi di paesaggi considerano i mesi estivi, un periodo di magra per la fotografia, ma l'estate presenta un sacco di opportunità uniche. A fine estate, le brughiere saranno in fiamme ad esempio per la fioritura dell'erica. Si possono formare impressionanti tappeti densi di fiori, che danno alle inquadrature grandangolari un notevole impatto di colore rendendo gli scatti particolarmente accattivanti. Da punti di vista bassi sul terreno possono spesso funzionare bene se si cerca di includere un punto chiave focale, come un albero solitario, un affioramento di granito oppure un sentiero.
I papaveri non sono così prevedibili come invece l'erica, e non appaiono ogni anno nello stesso luogo oppure allo stesso tempo. In generale però, qualsiasi momento tra la metà di Giugno e la metà di Agosto può essere buono, anche se si sono verificate fioriture al più tardi fino ad Ottobre inoltrato. Se si trova un buon campo di papaveri, fare la maggior parte delle inquadrature scattando con la luce della prima mattina o del tardo pomeriggio. Un obiettivo grandangolare sarà in grado di rendere bene l'idea di un grande campo, mentre ottiche con lunghezze focali più lunghe possono comprimere la vista, creando l'impressione di un mare di rosso. E' molto facile da sovra-saturare il canale del rosso e perdere dettaglio nei fiori dei papaveri durante le riprese, tenete sotto osservazione l'istogramma RGB, facendo particolare attenzione al rosso, e siate pronti a calare un po' l'esposizione.
In estate più avanzata cercate i grandi campi puntinati di balle di fieno, sono un bel colpo d'occhio.
8. Filtri: non solo polarizzatore
Date sfogo alla creatività! Avere un set di filtri a disposizione (non solo i polarizzatori lineare e circolare, ma anche filtri graduati neutri e colorati, ecc.) vi lascia maggiormente liberi di creare l'immagine come l'avete in mente. Utilizzare un filtro polarizzatore in particolare, permette di "pilotare" i riflessi luminosi in modo da accentuare i contrasti e la saturazione dei colori.
9. Utilizzate un treppiede di livello top
Per avere un'adeguata stabilità, una buona testa è altrettanto importante di un buon treppiede, quindi prendetevi tutto il tempo che ritenete necessario per scegliere uno. Controllare la capacità massima di carico (che dovrebbe essere di almeno 5 kg, e forse un po' più per la testa a sfera da accoppiarci visto che la fotocamera è spesso sostenuto fuori centro. Se ci si orienta verso una testa a tre vie piuttosto di una testa a sfera è molto una questione di preferenze personali, ma se state per caso guardando le teste a tre vie, tenete in considerazione una testa a cremagliera, che permetterà regolazioni molto fini e precise - ideale per la fotografia di paesaggio.
10. Rispettare il sole!
Attenzione a proteggervi la pelle (se poi siete uno soggetto a scottature come me, guai!). Mettetevi un cappellino in testa, altrimenti a forza di restare sotto il sole a fine giornata sarete letteralmente cotti!
Può essere utile cercare di proteggere l'attrezzatura fotografica... dopo lunga esposizione al sole le temperature diventano davvero alte, allestitevi una zona con dell'ombra o meglio ancora cercate voi di rimanere in una zona protetta dal sole.
Scattando all'alba ed al tramonto, fate attenzione al sole basso sull'orizzonte, quando la luce solare colpisce direttamente la prima lente del vostro obbiettivo, avrete negli scatti i riflessi della luce (flare) lungo tutto il percorso ottico. L'entità e l'effetto di queste luci dipende fortemente dalla struttura ottica del vostro obbiettivo e se da un lato possono essere una piacevole imperfezione in alcuni scatti, dall'altro possono rovinare l'immagine. Utilizzate sempre gli anelli paraluce per le vostre ottiche.