Il bianco e nero va sicuramente bene, e in generale tutto dipende dalle situazioni, però c’è da dire una cosa: la vita è a colori e per questo la scelta del colore mi sembra più logica, molto naturale. Attraverso il colore restituisco la vita come appare.
Steve McCurry
Il bianco e nero possiede ancora un fascino molto forte, nonostante la fotografia a colori sia un fatto assodato da ormai mezzo secolo.
Le moderne macchine digitali fotografano comunque a colori registrando le informazioni cromatiche del Rosso Blu e Verde (RGB) appunto.
Ma quando "dobbiamo" usare il bianco e nero?
In realtà non c'è una vera risposta a questa domanda se non "quando vi va, quando ne avete voglia, quando vi piace" sarà banale, ma è così.
Ad ogni modo vi sono situazioni in cui il bianco e nero può notevolmente migliorare una fotografia a mio avviso.
Quando nella fotografia il "colore" non è parte integrante nella stessa oppure quando è il chiaroscuro che dona particolarità alla fotografia allora il bianco è nero può essere una valida opzione.
In questo caso la fotografia non è particolarmente caratterizzata dal colore e il bianco e nero come possiamo vedere è un opzione ed a mio avviso la migliora.
L'altra grande categoria di fotografie in cui il bianco e nero spesso "aiuta" è il ritratto.
Utilizzo questa fotografia fatta con una vecchia macchina digitale nell'anno 2003, l'immagine non è particolarmente caratterizzata dal colore quindi per quanto detto sopra è un'ottima candidata per essere convertita in bianco e nero.
Immagine originale
Come come possiamo ottenere una fotografia in bianco e nero a partire da una a colori?
Vi sono innumerevoli modi per farlo, alcuni giusti e alcuni "sbagliati".
Il più facile è attraverso qualsiasi SW di gestione delle immagini cliccado su "converti in scala di grigi" questo lo annoveriamo tra i metodi "sbagliati" in quanto rende la fotografia piatta e poco contrastata.
Un secondo metodo è attraverso la desaturazione dell'immagine, ma in questo caso preferiamo soprassedere all'aspetto prettamente tecnico ed occuparci più di quello pratico, un terzo metodo è attraverso il mixer canali, un quarto metodo è utilizzare appositi software.
Vediamo nel dettaglio le differenze tra i vari metodi:
Conversione in scala di grigi
Utilizziamo un qualsiasi software di gestione delle immagini, per comodità e disponibilità utilizzerò GIMP.
In questo primo esempio ho utilizzato la funzione Immagine > Modalità > Scala di Grigi
Immagine ottenuta con il comando "converti in scala di grigi"
Notiamo come questa immagine risulti "piatta e poco contrastata", la fotografia non è migliorata ha solo perso colore e niente più.
Desaturazione
Con la desaturazione annulliamo la componente cromatica di ogni canale e la otteniamo con il comando Colori > Desaturazione.
Immagine ottenuta con il comando "desaturation"
Anche in questo caso non abbiamo ottenuto niente di particolarmente accattivante.
Mixer Canali
Ma GIMP ci offre un modo ulteriore per convertire in bianco e nero la nostra immagine attraverso Colori > Componenti > Mixer Canali, selezionando poi su "Monocromatico" possiamo muovendo gli slider dare più corpo alla fotografia, tendete ad aggiungere una percentuale di rosso più alta rispetto agli altri canali.
Immagine ottenuta con il comando "mixer canali"
Cominciamo a migliorare, tuttavia la fotografia a causa di un eccesso di rosso "colore non presente nell'orinale" risulta un po' scuretta tuttavia il contrasto e la struttura dell'immagine sono nettamente migliorate.
Questo metodo può essere sufficiente nella maggior parte dei casi, tuttavia richiede una notevole abilità ed una notevole pazienza nell'aggiustare i livelli dei canali e spesso può essere un lavoro abbastanza lungo.
Perché la semplice conversione in scala di grigi non ci da un aspetto piacevole come avremmo ottenuto con una pellicola in bianco e nero? Semplicemente perché la conversione in bianco e nero semplice attribuisce il medesimo peso alle varie componenti del colore dell'immagine mentre le pellicole in bianco e nero non reagiscono in maniera lineare alle varie componenti della luce (che fisicamente si chiamano lunghezze d'onda), come possiamo vedere nel grafico relativo ad un paio di pellicole BN.
Se nel primo caso la risposta della pellicola è abbastanza lineare nel secondo caso invece siamo ben lontani dalla linearità
Nell'esempio vediamo come la conversione in scala di grigi non fa altro che utilizzare il medesimo peso con ogni componente di colore, la conversione con il mixer di canali invece permette di utilizzare 3 differenti livelli per la conversione in BN.
In realtà il discorso è un po' più complicato di così, ma per darvi un'idea del perché sia meglio usare il channel mixer al posto della semplice desaturazione o conversione in scala di grigi, lo riteniamo sufficiente.
Ad ogni modo non siamo ancora "sovrapposti" alla curva della vera pellicola in BN a cui vogliamo arrivare.
Per fare questo si usano dei SW che fanno la "Film Simulation", ovvero utilizzano una curva di risposta simulata per calcolare il reale peso che ogni componente di colore avrà sull'immagine finale, come avrebbe avuto sulla pellicola in BN reale.
Software ad hoc
Uno di questi SW è disponibile per il nostro GIMP e si trova a questo indirizzo http://www.digitalkamera-guide.de/bilder/artikelzugaben/BW-Film-Simulation-1.1.scm (click con bottone destro, salva con nome).
Per utilizzare il plugin lo copiamo nella cartella degli script di GIMP e dopo averlo riavviato lo troveremo in Colori BW Film Simulation.
Questo utile plugin permette anche di simulare l'utilizzo di filtri colorati (nella fotografia in BN spesso si utilizzano filtri colorati, ma rimandiamo questo argomento ad un altro momento).
Immagine ottenuta con plugin GIMP.
L'immagine risulta ora bilanciata non eccessivamente scura con un buon contrasto, manca una leggera struttura ma è un ottimo punto di partenza e la conversione è stata ottenuta con pochissimi click.
Questo plugin ha una ventina di pellicole disponibili da utilizzare per la conversione e per dare un look differente alle vostre fotografia in BN.
Un ultimo SW che vorrei prendere in considerazione si chiama Silver Efex Pro ed è disponibile per Photoshop Aperture e Lightroom al costo di 199$.
A differenza del plugin di GIMP sopra citato automatizza notevolmente il lavoro, ci permette di controllare molti parametri in più e riproduce anche la grana delle varie pellicole che ha nel database, mentre
quello che manca è di integrare la maschera di contrasto cosa che invece il plugin di GIMP fa selezionando la voce "increase local contrast".
Immagine ottenuta con plugin Silver Efex Pro.
L'immagine ora ha un'ottima struttura (forse quasi troppa, a causa della scelta della pellicola Kodak TMAX400, nota per essere una pellicola dalla forte struttura) un buon contrasto e una piacevole grana.
In conclusione la soluzione Silver Efex Pro è quella che a mio avviso da i risultati più piacevoli, ma se non volete spendere 199$ oltre al costo di Photoshop anche il Plugin per GIMP è un'ottima alternativa.
Sicuramente nel web troverete altri mille modi per produrre le vostre immagini in BN e nero, questa è solo una breve carrellata.