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Freeride

Le montagne sono il mezzo, l’uomo il fine. L’obiettivo non è raggiungere la cima delle montagne ma migliorare l’uomo.

Walter Bonatti

 

Praticare il freeride o lo scialpinismo, permette di godere della montagna innevata nel modo più puro. Lontano dalla folla, dal rumore e dalla confusione, alla ricerca del pendio ideale in compagnia solo di pochi amici fidati. Si abbandonano i tracciati battuti, si mettono le pelli sotto gli sci, zaino in spalla, ARTVA acceso e poi via si inizia a salire. In quota l'aria è sottile e si fatica, il ritmo di respirazione sale in fretta e ci si trova sottozero tranquillamente con solo una maglietta indosso; ogni tanto invece nevica e sei zuppo, ma va bene così sei alla ricerca del fondo di neve, non della tintarella. Si sale con la forza delle proprie gambe in alto, fino a raggiungere l'attacco; ogni tanto il primo pezzo è tanto ripido che ci si cala con una corda ed infine davanti agli occhi hai la tua discesa; siamo sotto il gruppo del Rosa le vette qui attorno sono tra le più alte di tutte le Alpi scii con il blu del ghiaccio perenne che fa capolino da sotto il manto di neve.

Osservi il pendio, lo contempli pregustando la sciata, ti immagini la linea migliore di discesa e poi giù, si parte! Si prende velocità in fretta e la neve comincia sostenerti, gli sci appaiono e scompaiono sotto lo stato soffice di neve lo sguardo è sempre più avanti si cerca la linea migliore da percorrere e si controlla che non ci siano rocce che affiorano. Gli unici rumori sono il vento nel casco ed il sottile fruscio degli sci nella neve. Cambia la pendenza, fai una sosta per prendere fiato, non sei ancora fermo che rivolgi lo sguardo in alto; cerchi la traccia che hai appena lasciato cerchi la tua "firma" sulla neve e constatare che hai lasciato un bel segno sul pendio è parte della soddisfazione di averlo appena disceso.

Mano a mano che si scende, il paesaggio cambia, meno rocce, pendii più dolci, ricompare la vegetazione dapprima rada, poi arrivano i boschi ed i corsi d'acqua e cambiano i soggetti le inquadrature che fai, diventano più morbide con un sapore più tranquillo, l'ultima foto la fai giù rivolto alla valle dalla quale sei appena sceso, o al tramonto di una giornata che ti ha arricchito di emozioni.

Percorrere itinerari poco o nulla frequentati, lontani dai luoghi classici ed al ritmo delle tue gambe non degli impianti di risalita, ti offre l'opportunità di entrare in contatto ed assaporare panorami meravigliosi, valli conosciute riprese da angoli remoti assumono aspetti nuovi e diversi. Si aprono davanti allo sguardo scenari splendidi, letteralmente appena girato l'angolo.

Commenti   

0 #1 Anna 2014-01-05 08:29
Sai trasmettere con le parole e con le immagini le emozioni che hai vissuto.
Bello!
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